![](https://www.federicolanaro.com/wp-content/uploads/2016/07/Federico-Lanaro-IT_A-1-2013.jpg)
IT_A
WORKS“… Questo senso di sconfitta è pretesto per Lanaro per condurre un’operazione ludica ed antiretorica, proprio a partire dalle bandiere, che smettono di essere vessillo per diventare pezzi di stoffa da tagliare e ricucire ricombinando i colori, allo stesso modo in cui farebbe un sarto creativo che volesse infrangere gli schemi della composizione. L’effetto è di particolare interesse: pur essendo riconoscibili porzioni di bandiere originali italiane ed austriache, ne escono infatti curiose geometriche cromatiche, una sorta di pittura di stampo aniconico realizzata con le matrici visive – e a maggior ragione ideologiche – delle bandiere nazionali, non più ammorbate dall’essere dispositivo simbolico di rappresentazione”.
Daniele Capra, tratto dal catalogo “Un’aquila non ha bandiere”
![Federico-Lanaro-IT_A-2-2013](http://www.federicolanaro.com/wp-content/uploads/2016/07/Federico-Lanaro-IT_A-2-2013-200x300.jpg)
![Federico-Lanaro-IT_A-3-2013](http://www.federicolanaro.com/wp-content/uploads/2016/07/Federico-Lanaro-IT_A-3-2013-200x300.jpg)
![Federico-Lanaro-IT_A-4-2013](http://www.federicolanaro.com/wp-content/uploads/2016/07/Federico-Lanaro-IT_A-4-2013-200x300.jpg)
![Federico-Lanaro-IT_A-5-2013](http://www.federicolanaro.com/wp-content/uploads/2016/07/Federico-Lanaro-IT_A-5-2013-200x300.jpg)
![Federico-Lanaro-IT_A-6-2013](http://www.federicolanaro.com/wp-content/uploads/2016/07/Federico-Lanaro-IT_A-6-2013-200x300.jpg)
![Lanaro-IT_A7](http://www.federicolanaro.com/wp-content/uploads/2016/07/Lanaro-IT_A7-225x300.jpg)