Geo

WORKS

“[…] L’artista usa delle palline da golf come elementi geografici e riferimenti astratti a Stati e territori. Le palline indifferenziate diventano le protagoniste del gioco del golf particolare attraverso cui si configurano nuove geografie a seconda dei luoghi che attraversano e rispetto ai quali si riposizionano. Gli stati si mescolano, l’ordine costituito viene distrutto e nuove possibilità appaiono negli spostamenti contenuti da un recinto circolare che riprende metaforicamente la forma del planisfero. Il gioco del mondo di Julio Cortazar sembra veramente ricordare su di un piano letterario questo lavoro che non solo fa diventare il tappeto una forma aperta e scomponibile/ricomponibile, ma dà anche alla geografia non solo la realtà di un gioco di potenti, ma anche la fluidità delle nazioni al cambiamento (non è un caso che gli arazzi geografici di Alighiero Boetti raccontino a 30 anni di distanza un mondo diverso ed un’altra geografia politica). Le palline scorrono, il pubblico socializza giocando con le mazze da golf, ognuno assieme al caso crea il proprio atlante. […]”.
Valerio Deho, tratto dal catalogo della mostra “Confini e Conlitti” – Fondazione Sergio Poggianella

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